L’Organizzazione Meteorologica Mondiale chiede una maggiore fornitura globale di energia pulita

L'11 luglio l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha pubblicato un rapporto in cui afferma che la fornitura globale di elettricità da fonti energetiche pulite deve raddoppiare nei prossimi otto anni per limitare efficacemente il riscaldamento globale; in caso contrario, la sicurezza energetica globale potrebbe essere compromessa a causa, tra gli altri fattori, del cambiamento climatico, dell’aumento delle condizioni meteorologiche estreme e della scarsità d’acqua.

Secondo il rapporto State of Climate Services 2022: Energy dell’OMM, il cambiamento climatico sta mettendo a rischio la sicurezza energetica globale poiché gli eventi meteorologici estremi, tra gli altri, diventano più frequenti e intensi a livello globale, influenzando direttamente le forniture di carburante, la produzione di energia e la resilienza delle attuali e le future infrastrutture energetiche.

Il segretario generale dell’OMM Petri Taras ha affermato che il settore energetico è la fonte di circa tre quarti delle emissioni globali di gas serra e che solo più che raddoppiando la fornitura di elettricità a basse emissioni nei prossimi otto anni si potranno raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. , chiedendo, tra gli altri, un maggiore utilizzo dell’energia solare, eolica e idroelettrica.

Il rapporto rileva che l’approvvigionamento energetico globale dipende in gran parte dalle risorse idriche. Nel 2020, l’87% dell’elettricità globale proveniente da sistemi termici, nucleari e idroelettrici dipende direttamente dall’acqua disponibile. Nello stesso periodo il 33% delle centrali termoelettriche che fanno affidamento sull’acqua dolce per il raffreddamento sono situate in aree con elevata scarsità d’acqua, così come il 15% delle centrali nucleari esistenti, e si prevede che questa percentuale aumenterà al 25% per le centrali nucleari. nei prossimi 20 anni. La transizione verso le energie rinnovabili contribuirà ad alleviare la crescente pressione globale sulle risorse idriche, poiché l’energia solare ed eolica utilizzano molta meno acqua rispetto ai combustibili fossili convenzionali e alle centrali nucleari.

In particolare, il rapporto raccomanda che l’energia rinnovabile venga sviluppata vigorosamente in Africa. L’Africa si trova ad affrontare gravi conseguenze, come la diffusa siccità dovuta ai cambiamenti climatici, e il calo dei costi delle tecnologie energetiche pulite offre nuove speranze per il futuro dell’Africa. Negli ultimi 20 anni, solo il 2% degli investimenti nell’energia pulita sono stati realizzati in Africa. L’Africa possiede il 60% delle migliori risorse solari del mondo, ma solo l’1% della capacità fotovoltaica installata a livello mondiale. In futuro i paesi africani avranno l’opportunità di cogliere il potenziale non sfruttato e diventare i principali attori del mercato.


Orario di pubblicazione: 14 ottobre 2022